LA FISIOGNOMICA
Fin dall'antichità l'uomo ha sempre cercato di determinare un codice per classificare le caratteristiche del volto che variano da individuo a individuo. Già nella Grecia del V secolo a.C e principalmente nella città di Atene erano presenti personaggi che si dilettavano nello studio di questa disciplina, in particolare della relazione tra aspetto fisico e aspetti del carattere. Aristotele era uno di questi; egli infatti, studiava le somiglianze tra uomo e animale, per poter attribuire a ogni individuo le qualità di determinati animali (leone simbolo di forza ecc.). Proprio in questo particolare periodo storico nasce la fisiognomica.
Nel 1764 Cesare Beccaria pubblica il suo famoso trattato "Dei delitti e delle pene". Secondo questo trattato, è importante punire gli individui che hanno commesso un crimine, in base alla gravità del crimine stesso. Sono da ignorare invece, la posizione sociale, la ricchezza e la sanità mentale dell'individuo. Tuttavia, nel XIX secolo, il trattato di Beccaria viene smentito.
Gli antropologi criminali, guidati da Cesare Lombroso, sostengono l'importanza dello spostamento dell'attenzione dal delitto al delinquente e della ricerca della pena più adatta commisurata alla pericolosità del delinquente invece che alla gravità del reato. Il corpo stesso fornisce gli indizi per poter identificare i "delinquenti nati" in base alle anormalità fisiche. In questo modo, più l'individuo risulta pericoloso, indipendentemente dal reato commesso, più la pena diventa severa.
Per analizzare gli individui, è necessario ricavare delle informazioni dalle tre FASCE DEL VOLTO: INTELLETTIVA, SENSITIVA e MATERIALE.
La FASCIA INTELLETTIVA è costituita dalla fronte e rappresenta l'INGEGNO, la CURIOSITÀ.
La FASCIA SENSITIVA è costituita dalla base del naso, fino alle ciglia ed è un INDICATORE DELL'EMOTIVITÀ e DELLA SENSIBILITÀ dell'individuo.
La FASCIA MATERIALE è localizzata tra la base del naso e la punta del mento, esprime L'ISTINTIVITÀ e la SENSUALITÀ.
Inoltre possiamo ottenere altre informazioni analizzando:
COLORE DELL'INCARNATO:
- pallido: mancanza di energia, malumore e pigrizia.
- rosa acceso: sensualità ed estroversione.
- spento e grigiastro: ipocondria, pessimismo e scarsa fiducia
negli altri.
- giallastro: forte irascibilità, ascolto verso il prossimo e
lealtà.
FRONTE:
- molto alta: tendenza alla superficialità e all'imitazione degli
altri.
- molto bassa: scarso sviluppo intellettuale e atteggiamento
ipercritico.
- proporzionata al resto del viso: chiusura mentale e forte senso
di responsabilità.
- alta con rigonfiamento nella parte superiore: difficoltà di
concentrazione e stravaganza.
MENTO:
- aguzzo: vivacità intellettuale con tendenza all'analisi e
all'approfondimento.
- tondo: creatività ed energia e capacità di mettere a proprio
agio gli altri.
- doppio: insicurezza, bisogno di protezione e instabilità
emotiva.
- equilibrato con il resto del viso: grande tenacia.
NASO:
- camuso: forte empatia e personalità affettuosa.
- all'insù: instabilità emotiva e diffidenza.
- greco: sensualità, animo buono e leale, superficialità.
- aquilino: forza interiore, grande carisma, energia e tendenza
all'ira.
- a patata: tendenza all'idealismo, predisposizione alla
tristezza.
OCCHI:
- grandi: tendenza al misticismo, avversione al materialismo e
insicurezza.
- piccoli: intuito, vitalità e furbizia.
- rotondi: creatività e bontà d'animo, vivacità intellettuale.
- all'ingiù: animo romantico, sensibilità con tendenza alla
depressione.
- all'insù: timidezza, introversione e scarsa coerenza.
BOCCA:
- labbra carnose: sensualità, istintualità, capacità di
instaurare rapporti amorosi.
- labbra sottili: introversione e tendenza al romanticismo,
forte senso del dovere..
- labbro superiore sollevato con gengive in evidenzia:
aggressività, scarso autocontrollo e chiusura mentale.
- labbra "a bocciolo": tendenza alla malinconia, instabilità
emotiva e poca sensibilità verso gli altri.